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Visita alla Necropoli di Fossa

Fossa (AQ)

Nel cuore dell’antico territorio dei Vestini, a poca distanza dall’attuale abitato di Fossa, in una natura ancora incontaminata, è possibile ammirare e contemplare una tra le più monumentali necropoli dell’età del Ferro dell’Abruzzo. La necropoli di Fossa, la più estesa dell’Italia centro meridionale, è tornata alla luce nel 1992 in occasione dei lavori per la costruzione di una struttura industriale. Da allora sono state scavate più di 600 tombe e molte ancora aspettano di essere riportate alla luce. Le sepolture sono distribuite in un arco cronologico che va dalla prima età del Ferro alla fine dell’età romano-repubblicana (IX-I sec. a. C). Il sito è unico nel panorama archeologico per la buona conservazione delle tombe monumentali a tumulo caratterizzate dagli ormai famosi menhir di Fossa. Il poderoso rinterro, causato dalle esondazioni del vicino fiume Aterno, ha sigillato in profondità i monumenti funerari evitando che il lavoro dei mezzi meccanici, negli ultimi tempi, potesse distruggerli. Ambiente e necropoli così naturalmente preservati hanno permesso agli archeologi di poter documentare riti funerari e apprestamenti, strutture e corredi, di ausilio alla comprensione degli usi, costumi e organizzazione dell’etnia vestina. La tomba più importante, per questo più famosa, è senza dubbio la n° 520 con uno straordinario esemplare di letto funerario con raffigurazioni di Dioniso, Menadi ed Ercole. Il repertorio iconografico plastico decorativo riecheggia al mondo dell’oltretomba con il bellissimo volto di Dioniso barbato sormontato da ippocampi, cavalcati da amorini sulle gambe. Il Parco della Necropoli è attrezzato con un percorso didattico su passarella, pannelli didascalici con immagini dello scavo e illuminazione.